EDIFICI ADIACENTI ALLA VILLA E GIARDINI
Adiacenti alla Villa sono alcune costruzioni come la cappella (dove si trova la Pietà con i SS. Cosma e Damiano, dipinta nel 1560 da Giorgio Vasari), le cucine (di cui si hanno le prime tracce iconografìche in alcune piante del 1610) e il neoclassico stanzone per le piante (o limonaia) "con annessa conserva d'acqua", opera del Poccianti (1825 circa). A metà del XVI sec. circa, sotto Cosimo I, Niccolo Tribolo risistemò i giardini e terminò la costruzione delle scuderie intorno al 1548. La veduta d'insieme dell'assetto del giardino e delle scuderie dopo l'intervento del Tribolo si ha nella famosa lunetta di Giusto Utens del 1599. Le scuderie, acquistate alla fine degli anni '70 dal Comune di Poggio a Caiano, sono poste subito fuori del muro di cinta della Villa, lungo la strada per Prato. Di grande interesse sono i giardini che circondano la Villa, ridisegnati dopo il 1811, ma senza seguire del tutto l'originario progetto elaborato dall'ingegnere Giuseppe Manetti, su commissione di Elisa Baciocchi. Tale progetto prevedeva la loro trasformazione in un giardino all'inglese, con la creazione di un laghetto e di tempio dedicato a Diana e con ulteriori interventi in chiave paesaggistica. Attualmente solo la parte dei giardini che si estende oltre la facciata posteriore della Villa, verso l'Ombrone, si presenta come un giardino all'inglese, con viali ombreggiati ed angoli caratteristici. Sul lato destro della Villa essi hanno invece mantenuto l'aspetto di un giardino all'italiana, con una vasca centrale e numerosi vasi di limoni.Il giardino è qui recinto su tre lati e chiuso sul quarto dal già citato stanzone del Poccianti. I giardini sono arricchiti da rare specie vegetali e da alcune statue, come quella in terracotta raffigurante la cattura della ninfa Ambra da parte di Ombrone descritta da Lorenzo de' Medici nel suo poemetto Ambra.
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